Durante la tavola rotonda di Sabato 28 Novembre 2020, è emersa una ricchezza di esperienze legate all’inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità intellettiva, raccontate dai diversi imprenditori e realtà che hanno preso parte al confronto, moderato da Ezio Meroni.
Centrale infatti in questa edizione di Stiamo al passo, è il desiderio di conoscere esperienze di inclusione per la vita adulta, con particolare riferimento alla formazione e al lavoro per persone con disabilità intellettiva.
Quello dell’inclusione è un cammino ancora lungo: secondo l’ISTAT nel 2019 solo il 31,3% delle persone con disabilità ha un lavoro, perlopiù nella pubblica assistenza, e di questi solo una minima parte è rappresentato dalle persone con disabilità intellettiva.
La varietà delle esperienze testimoniate dai diversi interlocutori ha permesso di accompagnare lo sguardo di tutti ad una certezza: ogni tentativo di costruire inclusione prima o poi porta frutto, a volte anche inatteso ed insperato e non solo per quelli che consideriamo i destinatari finali dell’azione-le persone con disabilità-ma per tutti coloro che sono coinvolti in questi cammini: gli educatori, i familiari, le aziende, i colleghi, i volontari, le istituzioni.
“Un messaggio di fiducia che ci dice: E’ Possibile! E’ possibile armonizzare disabilità, lavoro e produttività. E’ una sfida che la nostra Amministrazione Comunale è determinata ad accettare, consapevole che esiste un’unica possibilità per vincerla: costruire un rapporto di fiduciosa collaborazione tra le numerose realtà del Terzo Settore – che già operano con profitto, passione e competenza sul territorio – e il mondo dell’imprenditoria” – queste le parole dell’assessore ai Servizi Sociali Valeria De Cicco, che aggiunge : “Nello stesso tempo è una bella sollecitazione e un invito per le imprese ad accogliere tirocini finalizzati all’inclusione sociale, che sono una vera opportunità e risorsa per tutti, non solo i tirocinanti, ma anche per la stessa realtà e per l’imprenditore. Servono luoghi disponibili ad accogliere questo impegno di sviluppo inclusivo. Diamoci dunque un’opportunità!”.